In
questo periodo di crisi chiudono in tutt'Italia aziende, ristoranti,
negozi di abbigliamento, di scarpe, di giocattoli. Finanche i sexy
shop. E, ovviamente, chiudono anche i bar. Ad Aosta come a Ragusa, a
Cantù come a Canicattì.
Ma
il Caffè Vulcano no, non chiude. Eppure, stando a ciò che vediamo
tutte le sere con i nostri occhi, in questo fantomatico bar
posillipino, a parte la proprietaria e qualche comparsa visibilmente
annoiata, non c'è mai un cazzo di nessuno.
Eppure,
per tirare su gli affari, le ha provate tutte la brillante
imprenditrice Silvia, figlia di una notte di passione tra la sensuale
Teresa e Frate Indovino.
Pensateci,
ciclicamente l'affollatissimo Caffè Vulcano tira fuori l'evento
dell'anno, a cui tutta la città di Napoli risponde nello stesso
identico modo: fottendosene altamente e lasciando il locale vuoto.
Corsi
di cucina, feste in maschera, serate sushi, gare di tango. Tanti
buchi nell'acqua a cui assistono solo i personaggi della serie. E che
si tratti di un corso di cucina, di una festa in maschera, di una
serata sushi o di una gara di tango, l'evento si conclude sempre allo
stesso modo:
- Silvia, depressa per l'incasso inferiore ai 27,50 euro, si ubriaca o, in alternativa, si fa un giro di tango con l'unico ballerino presente.
- Otello, alla disperata ricerca del fischietto perduto, lo cerca sui divanetti ripensando agli ultimi colpi dati prima della ristrutturazione fatta ai locali nel lontano 1954.
- Rossellina, in preda all'ormone impazzito, si chiude in bagno con chicchessia e assiste in mutande a un raid camorristico.
- Greta, per non essere da meno della giovane ma assai promettente Rossella, in mancanza d'altro aiuta Otello nella ricerca del fischietto perduto.
- Gloria, per non essere da meno della giovane ma assai promettente figlia, inscena un duello a singolar tenzone con Marina, piombata improvvisamente a Caffè Vulcano alla ricerca del ballerino di tango perduto.
- Gli estorsori, prima di appiccare il fuoco, lasciano qualche moneta sul bancone, commossi dalla desolazione del locale.
- Nicotera, intervenuto a incendio ormai spento, dichiara: “E' un chiaro avvertimento di stampo camorristico”. (E grazie al cazzo, che ti credevi che erano state le gemelle Cirillo che si erano fatte una canna?)
Ovviamente,
come sempre, lasciamo a voi la libertà di aggiungere altre possibili
conclusioni agli eventi di Caffè Vulcano, il bar che non fallisce
mai.
è silvia che marca a peste! piange miseria dalle prime puntate in cui Teresa le ha comprato il bar!!
RispondiEliminaRiportiamo il commento di una nostra follower su Twitter:
RispondiElimina"Non fallisce perché ci spende il benestante Poggi che, automaticamente, si paga il fitto di Silvia..."
AHAHAHAHHAHAH :-)
Ma il voluminoso fascicolo nicotera?
RispondiElimina...non beve mai in servizio!!!! ;-))
RispondiEliminapuzz
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