mercoledì 13 marzo 2013

Caffè Vulcano, cronaca di un fallimento annunciato

In questo periodo di crisi chiudono in tutt'Italia aziende, ristoranti, negozi di abbigliamento, di scarpe, di giocattoli. Finanche i sexy shop. E, ovviamente, chiudono anche i bar. Ad Aosta come a Ragusa, a Cantù come a Canicattì.
Ma il Caffè Vulcano no, non chiude. Eppure, stando a ciò che vediamo tutte le sere con i nostri occhi, in questo fantomatico bar posillipino, a parte la proprietaria e qualche comparsa visibilmente annoiata, non c'è mai un cazzo di nessuno.
Eppure, per tirare su gli affari, le ha provate tutte la brillante imprenditrice Silvia, figlia di una notte di passione tra la sensuale Teresa e Frate Indovino.
Pensateci, ciclicamente l'affollatissimo Caffè Vulcano tira fuori l'evento
dell'anno, a cui tutta la città di Napoli risponde nello stesso identico modo: fottendosene altamente e lasciando il locale vuoto.
Corsi di cucina, feste in maschera, serate sushi, gare di tango. Tanti buchi nell'acqua a cui assistono solo i personaggi della serie. E che si tratti di un corso di cucina, di una festa in maschera, di una serata sushi o di una gara di tango, l'evento si conclude sempre allo stesso modo:
  • Silvia, depressa per l'incasso inferiore ai 27,50 euro, si ubriaca o, in alternativa, si fa un giro di tango con l'unico ballerino presente.
  • Otello, alla disperata ricerca del fischietto perduto, lo cerca sui divanetti ripensando agli ultimi colpi dati prima della ristrutturazione fatta ai locali nel lontano 1954.
  • Rossellina, in preda all'ormone impazzito, si chiude in bagno con chicchessia e assiste in mutande a un raid camorristico.
  • Greta, per non essere da meno della giovane ma assai promettente Rossella, in mancanza d'altro aiuta Otello nella ricerca del fischietto perduto.
  • Gloria, per non essere da meno della giovane ma assai promettente figlia, inscena un duello a singolar tenzone con Marina, piombata improvvisamente a Caffè Vulcano alla ricerca del ballerino di tango perduto.
  • Gli estorsori, prima di appiccare il fuoco, lasciano qualche moneta sul bancone, commossi dalla desolazione del locale.
  • Nicotera, intervenuto a incendio ormai spento, dichiara: “E' un chiaro avvertimento di stampo camorristico”. (E grazie al cazzo, che ti credevi che erano state le gemelle Cirillo che si erano fatte una canna?)
Ovviamente, come sempre, lasciamo a voi la libertà di aggiungere altre possibili conclusioni agli eventi di Caffè Vulcano, il bar che non fallisce mai.










5 commenti:

  1. è silvia che marca a peste! piange miseria dalle prime puntate in cui Teresa le ha comprato il bar!!

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  2. Riportiamo il commento di una nostra follower su Twitter:
    "Non fallisce perché ci spende il benestante Poggi che, automaticamente, si paga il fitto di Silvia..."
    AHAHAHAHHAHAH :-)

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  3. Ma il voluminoso fascicolo nicotera?

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