Tempo
fa avevamo definito la proposta di matrimonio fatta da Filippo a Serena come la
peggiore del secolo. Col senno di poi, sentiamo di scusarci col giovane
Sartori, scalzato nella classifica degli eroi romantici dall’uomo fantasioso in
amore come un orango in calore e protagonista di una dichiarazione sdolcinata
quanto la danza propiziatoria degli All Blaks. Ci riferiamo ovviamente a
Michele Saviani e alla sua vomitevole proposta di matrimonio!
Eppure,
le premesse per stupire c’erano tutte: Michè che si organizza con Niko per far giungere
un’ignara Silvia a Caffè Vulcano e trovare lì Teresa, stranamente solidale col
genero (anche se fino a 2 mesi fa lo
avrebbe volentieri inseguito col battipanni, causa Maddalena) e una romantica ispirazione letteraria su suggerimento di Viola (la quale, in fase di depressione post-allegato voluminoso, sta leggendo tutti i romanzi d’amore scritti dall’anno mille ad oggi).
avrebbe volentieri inseguito col battipanni, causa Maddalena) e una romantica ispirazione letteraria su suggerimento di Viola (la quale, in fase di depressione post-allegato voluminoso, sta leggendo tutti i romanzi d’amore scritti dall’anno mille ad oggi).
Ci aspettavamo di vedere Caffè Vulcano vuoto,
addobbato con candele, petali di fiori, luci soffuse e il futuro sposo in
smoking che si inginocchia al cospetto della sua bella e le chiede di sposarlo,
con tanto di solitario da 150 carati come “risarcimento danni” per tutte le
corna messe negli ultimi mesi... E invece?
E invece il locale, aperto al pubblico,
ha registrato proprio in quel giorno il record di incassi: mai visto così pieno
di gente assetata e chiassosa. Michele, invece di restare solo con Silvia,
incomprensibilmente invita nell’ordine: Viola, che sciorina a memoria Madame
Bovary; Teresa, con in borsa il battipanni retraibile in caso di fuga del
genero; la fanfara dell’Esercito e le Frecce Tricolori, fautrici di
un’atmosfera soft. E lui? solito abbigliamento da profugo, barba sempre più
incolta, panza in evidenza, sguardo catatonico e faccia a peste mentre chiede alla sua bella di sposarlo.
È chiaro che il prezioso (?!) appariva
palesemente riciclato, in quanto la scatolina di cartone blu (mica vellutino!) era oversize rispetto alla reale
grandezza dell’anello. È probabile che la confezione contenesse in origine orecchini
pendenti con diamanti comprati dal fedifrago per qualche ex amante e non più
regalati alla luce di qualche pentimento.
Ok, c’è la crisi, ma Michele “mano
tirata” Saviani dove caspita avrà preso quel pacchianissimo anello?
- Sulla bancarella di Maddalena in uno
dei suoi tanti approcci pre-corna.
- In prestito da Renato, altra "mano
tirata" di Palazzo Palladini.
- Dallo stesso rigattiere pregiudicato
che gli fornisce quegli orribili anelli che indossa quotidianamente. Da notare in particolare quello d'oro all'anulare destro. Neanche Don Nunzio Vintariello avrebbe il coraggio di metterlo al dito...
ma le perle non portano lacrime?? :-)
RispondiEliminacosì si dice... ;-))
Eliminarimpiango di non aver visto la puntata! cmq avete reso benissimo l'idea!! gli sceneggiatori sono dei geni!!!
RispondiEliminaciao Anna!! grazie mille, continua a seguirci! :-)
EliminaIl vostro miglior post! XD (Vabbè, lo dico ogni volta perché poi mi stupite sempre in meglio!)
RispondiEliminagrazie mille Anonimo!!! aspettiamo altri commenti ai nuovi post!!!! continua a seguirci!! ciao!! :-D
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