Il discorso di Teresa al matrimonio di Silvia e Michele

"Cari amici,

siamo qui riuniti in questo giorno di peste… ops... di festa, per celebrare il ventesimo matrimonio tra Silvia e Michele. Il trionfo dell’amore sulle corna, la vittoria dell’acqua tonica sul limoncello, il successo dei 30 mq di privacy contro il basso della passione.

Lo so, sembra strano che sia proprio io ad officiare questo rito, visto che solo due mesi fa ho cacciato Michele a calci nei reni perché la nostra casa era ormai piena

di ombrelli pieghevoli made in Porta Capuana, ma cosa volete farci? Di fronte ai sentimenti sinceri, incondizionati e puri di un genero, qualsiasi cuore di mamma si sarebbe sciolto... figurarsi io, che ho cresciuto quella serpe in seno... cioè… quello splendido uomo di Saviani a pane e parmigiana!!!

Ma ora vorrei parlarvi brevemente degli sposi. Michele: un giornalista tutto d’un pezzo, un pezzo d’uomo, un pezzo di m...arito, genero esemplare e padre modello, si è spento… oh no!!! Scusate!!! Questo era il necrologio che avevo preparato in caso di morte “inspiegabile” di Michele dopo che avevo scoperto la sua tresca con quella vedova assatanata!! Otello, ma hai messo tu le mani nelle mie carte?!? Dicevo... Michele: l’unico uomo capace di mandare al manicomio ... ehm... in estasi lei: la mia Silvia, tanto dolce quanto alcolizzata…. cioè tormentata. Che possiate intraprendere finalmente insieme un cammino di vita sereno e duraturo, fatto di luce e sostegno reciproco!

In questo giorno di gaudio, vorrei rivolgere un pensiero di solidarietà a un medico che da poco si è ritrovato disoccupato, in quanto l’unica paziente che aveva in cura, miracolosamente guarita, da oggi se la sorbirà al posto suo il neo marito fino alla fine dei suoi giorni. Per volere dei generosissimi sposi, infatti, gli avanzi del banchetto nuziale saranno devoluti allo psicologo senza volto di Silvia, sempre se del buffet resterà qualcosa… vero, Otello??? E non ti macchiare di olio la camicia di jacquard, che ci è costata 150 euro!!!

Inoltre, poiché questa più che una funzione civile sembra una riunione di condominio, colgo l’occasione per ribadire il seguente urgentissimo ordine del giorno: Renato, allora?!? Cosa vogliamo fare con quell’infiltrazione d’acqua nel bagno?!??! E tu, Filippo: sposta quella maledetta antenna parabolica che mi impedisce di intrigarmi dei cacchi di casa Bruni!!

Basta ora con le digressioni personali, veniamo al momento fatidico della proclamazione degli sposi: Silvia e Michele, per i poteri conferitimi dal biliardo di Caffè Vulcano, Io, Sergente Teresa Hartman Diacono, vi dichiaro rispettivamente faccia a peste e palla al piede.

Nessuno osi separare ciò che la paposcia ha unito!!!"